Non mi hanno fatto donare!Ho lo stesso diritto alla giornata retribuita?
La circolare 29 del 7 febbraio 2017 ha fatto chiarezza sulle disposizioni in merito all’erogazione del contributo per coloro che sono stati giudicati inidonei alla donazione di sangue. Il lavoratore dipendente quando viene respinto dalla donazione di sangue dovrà recarsi presso il proprio posto di lavoro con l’attestazione, del medico che l’ha giudicato inidoneo alla donazione di sangue, attestante i propri dati anagrafici e gli estremi del documento di riconoscimento dal quale sono stati rilevati, nonché la mancata donazione, la motivazione, il giorno e l’ora di entrata e di uscita dal centro trasfusionale.
Le motivazioni giustificate per la mancata donazione al fine che venga riconosciuto questo contributo sono:
- sospensione o esclusione del donatore per motivi sanitari, secondo i criteri di esclusione o sospensione dalla donazione;
- mancata decorrenza dei tempi di sospensione, previsti dalla normativa, tra una donazione e la successiva;
- rilevata esigenza di non proceder al prelievo per specifico emocomponente e/o gruppo sanguigno, in base ala programmazione dei bisogni trasfusionali.
Quindi la risposta alla domanda è: Hai diritto al rimborso limitatamente al tempo necessario all’accertamento della predetta inidoneità e alle relative procedure
Per tutti gli altri casi (lavoratori autonomi, pensionati…) si rimanda alla circolare che trovate qui sotto
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